una autrice di urban fantasy : Gail Dayton

New Blood

Autore : Gail Dayton

Inedito in Italia

Trama: Siamo nel 1800. L’ultima strega (in questo libro strega stà anche per maga è generico) donna fu bruciata al rogo nel 1600, e da allora il mondo non ne ha più vista una. Jax, il servo di sangue di quella strega, ha vagato per il mondo per due secoli, cercando chi potesse succederle, e finalmente ha trovato Amanusa. Lei ha il potere ma lo percepisce come qualcosa di maligno e non vuole usarlo, sarà solo il desiderio di vendetta a farle utilizzare il suo potere. E questo poi la costringerà a fuggire dai suoi inseguitori, insieme a Jax che è indossulibilmente legato a lei dal sangue e dalla magia……

 

2. Heart’s Blood

Autore : Gail Dayton

Inedito in Italia

Trama: Londra. Il mago divinatore Grey, figlio di un duca, si risveglia dopo una notte di baldorie di cui non ricorda nulla. In una strdina di una zona malfamata di Londra, poco lonrano da un cadavere, ucciso con l’uso della magia. Accusato dell’omiciìdio viene arrestato e per chiedere aiuto ai suoi amici deve fidarsi di Pearl, una ragazza che vive nel quartiere e gli offre il suo aiuto in cambio di un favore. Vuole diventare l’apprendista di Grey.
Pearl ora è povera, ma in passato prima che suo padre perdesse tutti i loro beni anche lei viveva nei quartieri alti ed intende tornarci. Diventare una maga potente e famosa glielo permetterà. Grey seppur a malincuore accetta il suo aiuto. Uscito di prigione lui e Pearl dovranno però cercare il vero colpevole. Chi è che semina morte per le strade di Londra usando la magia?

L’amore ha indubbiamente spazio nelle trame dei due libri, ma non sono semplici romance , l’azione e l’intrigo, occipano la parte maggiore dei libri. Inoltre l’aurice dipinge molto bene gli scenari dell’epoca, e inventa un mondo nuovo e diverso, abitato dalla magia. io li ho letti e mi sono molto piaciuti.

 

libri de Mary Hughes

1. Bite my fire

Elena O’Rourke è una poliziotta bella ed intelligente, condannata a dover continuamente tirare fuori dai guiai il suo collega idiota ed incapace, ma ama il suo lavoro e vuole risolvere ogni caso. Ma quando un cadavere con due buchi nel collo viene trovato inizia un brutto periodo per lei. Scopre infatti nel peggiore dei modi che i vampiri esistono. Ci sono i cattivi, come Dracula (sì esiste davvero) e i buoni che non maltrattano gli umani, come Bo, il supersexy amministratore di condominii che deve punire i vampiri che sgarrano…..

 

 

2. Biting Nixie

La musicista punk Nixie Schmeling è piccolina, magra e condannata ad essere scambiata per una ragazzina, nonostante abbia ormai 26 anni. Non l’aiuta il fatto di vestire punk e parlare uno slag praticamente incomprensibile. Fortemennte ribelle, vuole essere sempre anticonformista e quando si scopre attratta da Julian un rigido avvocato, non ci può credere! Non può piacerle uno stocafisso del genere! Ma l’atttrazione è forte, e tra un vampiro da evitare e l’altro, Nixie apre gli occhi.  Si rende conto che la città è in pericolo a causa di una gan di vampiri e che Julian stesso è un vampiro che deve scacciarli, che la sua amica Elena sapeva tutto ma non le aveva detto nulla e che lei deve crescere e iniziare a prendersi delle responsabilità o tutto andrà a rotoli.

3. The bite of silence

Twyla Tafel ha una missione ad compiere. Dopo che i suoi amici hanno salvato la città da una gang di vampiri ora tocca a lei e ad un vampiro antico, sgominare un piano diabolico sempre di quei vampiri, per creare casini anche a New York.  Lei è solo una segretaria, ma una segretaria bravissima e il vampiro Niko che l’acompagna è bellissimo, peccato che abbbia bisogno di essere seriamente sciolto…

Mary Hughes

Oggi vi parlo di un’autrice del lato ironico dell’urban fantasy: Mary Hughes

Una autrice per ora INEDITA in Italia.

Questa autrice non è famosissima in America, diciamo che appartiene ad una categoria medio bassa, non è pubblicata da case editrici super famose, ma ha una caratteristica importante : CARATTERE

Il suo stile ha carattere, è ironica, divertente, assurda,sexy e romantica, e se a volte mi cade un pò troppo nel ridicolo, non importa, perchè i punti positivi battono i punti negativi.

Le trame a volte sono un pò assurde e i cattivi veramente scarsi, ma i protagonisti sono veramente carini e interessanti, e i dialoghi scoppiettanti.

La serie di libri che quetsa autrice dedica ai vampiri, conta per ora quattro libri, ed è ambientata in un universo talmente assurdo, da risultare irresistibiile.

Tutto (o quasi) gira intorno ad un piccolo paese in Illinois, Meiers Corners. Qui abita una nutrita comunità di discendenza tedesca, perciò ci sono festival dedicati alla birra, un sindaco che parla un divertente misto di tedesco ed inglese, una sola prostituta che porta un seno talmente enorme da poter essere usato per uccidere (veramente), una vecchia di ottanta anni che fa ancora lo striptese nell’unico locale della cittadina…..e tanti altri personaggi improbabili e divertenti. C’è anche una piccola comunità di vampiri, che per anni ha vissuto fra gli umani indisturbata passando per gente normale, fino a che una gang di vampiri cattivi non decide di invadere la città per impadronirsi della banca del sangue locale.

Ed è a questo punto che inizia la nostra storia…..

Commenti de : Pride Mates de Jennifer Ashley

La mia opinione :

Il libro mi è piaciuto molto. Le premesse della storia sono nuove ed interessanti e i personaggi, Liam in primis molto ben descritti. Anche i comprimari, che a volte rubano persino la scena ai nprotagonisti. Forse il personaggio più piatto è proprio Kim che  si lascia un po’ trascinare dagli eventi troppo facilmente nonostante sia una donna forte. La trama poi non è per niente scontata, benchè il vero assassino lo sia. Ma in fondo lui è secondario il vero mistero è l’alibi dell’imputato che cadrà proprio fra le braccia dei protagonisti, travolgendo la trama verso un quasi finale veramente imprevisto, e un finale invece più scontato. Non voglio rivelarvi altro. Il libro merita di essre letto se leggete in lingua inglese o se volete iniziare a farlo.

Vi anticipo solo che come nei libri di Nalini Singh anche questi icantropi scelgono una compagna in base ai loro ormoni e una volta trovata la donna giusta il corteggiamento è esplosivo, Liam ha uh fratello, un nipote e un padre tutti molto interessanti, il padre è capoclan e se la intende con una vicina di casa, ma non ha il coraggio di farne la sua compagna perchè vedovo della sua vera compagna, poi c’è un capo di tutti i clan del texas che è il cattivo di turno ecc…..

Comenti de RAPIMENTO D’AMORE di Sabrina Jeffries

Provo a chiarire quello che intendevo dire nel mio post riguardo i cicli di romanzi. Non ho assolutamente nulla contro le saghe, al contrario sono una lettrice che tende ad affezionarsi ai personaggi, per cui mi piace poterli ritrovare in più avventure.

Ma, a mio modesto avviso, c’è una distinzione che va fatta : un conto è la necessità di leggere tutti i romanzi di un ciclo per poterli apprezzare come meritano, un altro è doverli leggere tutti i romanzi per poterli capire. In quest’opera della Jeffries tutta la trama si regge su una serie di avvenimenti che l’autrice non racconta, ma semplicemente “accenna” (il famoso antefatto del corteggiamento e fuga d’amore si Juliet ed il presunto Morgan).

Alla luce del fatto “Rapimento d’amore” faccia parte di una saga, ho semplicemente supposto (e ci tengo a sottolineare che potrei benissimo essere in errore) che, forse, la Jeffries raccontasse questi avvenimenti in un romanzo pregresso. Insomma, mi sono detta: forse chissà? Leggendo il romanzo precedente, magari si riusciva a capire cosa fosse successo tra Juliet e Sebastian, e così “Rapimento d’amore” non mi sarebbe sembrato così… zoppo.Preciso, però, che gli altri romanzi di questo ciclo (eccettuato “Il ballo dell’amore” che è la storia di Morgan e, pertanto, il sequel di “Rapimento d’amore”) non sono stati ancora pubblicati in Italia (e qui mi domando il perché di una simile politica editoriale da parte della Mondadori.

Credo che avrebbe più senso pubblicare una saga seguendo il suo ordine, invece che partendo dal terzo episodio).Per concludere mi allaccio alla tua citazione dei Bedwyn della Balogh.Io ho letto soltanto “La tentatrice”, che mi risulta sia il penultimo romanzo del ciclo. Praticamente ho attaccato la saga dalla fine, eppure “La tentatrice” non mi ha lasciato nessun senso di “sospeso”. E’ un romanzo che ho apprezzato perfettamente nella sua individualità ed il fatto ci sia una saga alle spalle mi dona soltanto la godibilissima possibilità di sapere come si sono formate le altre coppie che compaiono nell’opera. Morgan e Gervase, però, hanno la loro bella storia chiara e completa indipendentemente da quanto accaduto prima. Questo per me è un grandissimo merito della Balogh come autrice.

 

 

RECENSIONE : RAPIMENTO D’AMORE di Sabrina Jeffries – 3

Alla luce di un antefatto tanto nebuloso, di conseguenza, anche la struttura del presente risulta indebolita e fragile. Il comportamento di Sebastian con la Juliet diciottenne è mostruosamente superficiale. A parer mio, solo un perfetto idiota coinvolgerebbe una ragazza in un tale scandalo, tagliando poi la corda !

Quanto meno avrebbe dovuto tornare il giorno dopo e pretendere di sposarla, invece di scaricare tutte le responsabilità del caso sulla famiglia di lei (né mi pare Sebastian ci faccia una gran figura con tutti i suoi timori di subire la vendetta dei Laverick).

L’autrice non riesce a dare una spiegazione alle azioni del protagonista che mi sia risultata soddisfacente e la tanto attesa comparsa finale di Morgan (personaggio che, per inciso, mi ha intrigata moltissimo con la sua vita da agente segreto ed il suo animo vagabondo) getta un velo di ridicolo sulle fraterne intenzioni del suo gemello (quanto gli dice è riassumibile in un “Ma perché hai voluto a tutti i costi ficcare il naso in cose molto più complesse di quanto immagini, invece di startene tranquillo in campagna ?”).

Riguardo Juliet… beh, nel complesso è una figura che non mi è dispiaciuta. Umanamente mi pare la sua collera sbollisca un po’ troppo rapidamente nei confronti di Morgan-Sebastian, ma nei romance si sono viste eroine obnubulate dalla passione passar sopra a ben di peggio.Mi è piaciuto il fatto si impegni a smascherare Sebastian senza farsi raggirare neanche per un secondo dalla storia dei fratelli gemelli ed anzi gli tenda abilmente varie trappole verbali per indurlo a tradirsi.

 

RECENSIONE : RAPIMENTO D’AMORE di Sabrina Jeffries – 2

La parola di gentiluomini di Sebastian e del di lui attempato zio sono l’unica prova a sostegno di quanto affermato, ma Juliet non ci crede: lei è certa che lord Sebastian sia l’uomo con cui era fuggita due anni prima ed è determinata ad avere delle risposte. L’intuito di Juliet è corretto, infatti Sebastian aveva all’epoca assunto l’identità del fratello per rintracciarlo, in quanto preoccupato della vita pericolosa che conduceva e del fatto non avesse da un pezzo sue notizie.

La storia del naufragio è una colossale fandonia (Morgan è vivo e vegeto dall’altro capo del mondo) raccontata da Sebastian per evitare che il cognato di Juliet lo ammazzi. Al tutto bisogna ancora aggiungere la sorella ed il cognato di Juliet che cercano di avere un figlio, la storia d’amore-tradimento-abbandono dei genitori di Sebastian e Morgan ed, ovviamente, il sensualissimo e pericoloso gioco di seduzione trai due protagonisti.Insomma, una situazione talmente ingarbugliata fin dalle sue premesse che, ripensandoci a mente fredda, non sono riuscita a liberarmi della sensazione gli avvenimenti fossero stati tirati per i capelli.Tanto per cominciare il famoso antefatto (il corteggiamento e la fuga d’amore della Juliet diciottenne) non viene mai mostrato e se ne hanno soltanto dei riferimenti smozzicati negli occasionali ricordi dei due protagonisti.

E a questo punto temo sia necessaria un’ulteriore riflessione. Da quel che mi risulta “Rapimento d’amore” è il terzo di un ciclo di romanzi dove vengono raccontate le storie d’amore delle ragazze Laverick. Forse, e sottolineo sia soltanto una mia mera supposizione, il primo incontro tra Juliet e Sebastian-Morgan può essere stato raccontato in un libro precedente. Ma anche se così fosse, allora la mia domanda diventa : qual è il valore di un romanzo che, per la piena comprensione degli eventi narrati, rende indispensabile la lettura dei volumi precedenti ?

La mia personale risposta non può essere positiva: sono sempre stata dell’avviso, infatti, che i giochi di citazioni e rimandi (che personalmente adoro) debanno impreziosire la narrazione globale, non rendersi fondamentale per la coerenza di ogni sua singola parte.

RAPIMENTO D’AMORE (After the Abduction) di Sabrina Jeffries

Può un romanzo piacere, o meglio, non dispiacere indipendentemente dallo svolgimento della sua trama ?

Mi rendo conto possa sembrare una contraddizione in termini, eppure terminata la lettura di “Rapimento d’amore” mi sono trovata a pormi esattamente questa domanda.

L’aspetto peggiore di questo libro, infatti, è la sua trama.L’aspetto migliore è, senza dubbio, l’abilità narrativa della Jeffries che, intendiamoci, non riesce affatto a rendere coerente ciò che racconta nella sua opera, però riesce a raccontarlo in un modo che comunque ha avvinto la mia attenzione (giravo le pagine con la curiosità di scoprire cosa sarebbe successo e questo, a parer mio, è un grande merito in un’autrice).

“Rapimento d’amore” è, quanto a plot, un autentico calderone. Abbiamo a che fare con: una fuga d’amore tra una diciottenne ingenua ed un ufficiale misterioso; una rocambolesca avventura dei suddetti tra esplosioni, sparatorie e contrabbandieri senza scrupoli; la scomparsa del nostro con bacio appassionato alla dolce fanciulla; due anni di buio totale trai due; pettegolezzi di cui si ignora la fonte che minacciano la reputazione della protagonista; lei che, accompagnata dalla sorella maggiore e dal protettivo cognato, si reca dal nobile e ricco tutore del suo seduttore per chiedere il conto di quanto accaduto e qui (esattamente a pagina 2 del romanzo) eccoci al colossale colpo di scena.

Sebastian, il nobile e ricco tutore, è il fratello gemello dell’affascinante mascalzone che aveva rubato il cuore della piccola Juliet, dispiaciuto di comunicare che Morgan sia deceduto in un naufragio di alcuni mesi prima (e che, pertanto, non possa essere responsabile del diffondersi dei pettegolezzi).

 

 

 

 

SUSAN ELIZABETH PHILLIPS, NATURAL BORN CHARMER

Quando il milionario Dean Robillard incontra Blue Bailey, lei non potrebbe essere in un momento più sfortunato; il suo ex le ha rubato tutti i suoi soldi e lei non ha un posto dove andare.

Un eroe de monedas fut, Dean si sta prendendo una vacanza mentre si riprende da una ferita che minaccia la sua carriera. Ha progettato un viaggio da solo per rimettere in sesto i suoi pensieri.

L’ultima cosa di cui ha bisogno è una damigella in pericolo che gli si appiccichi addosso per la corsa. Tuttavia, a dispetto dei tentativi di Dean i sue si ritrovano insieme e presto Blue si è trasferita nella casa di lui e sta allegramente sconvolgendo il suo mondo.

La loro attrazione è reciproca ma la loro relazione può sopravvivere quando l’unica cosa che hanno in comune è la sfiducia nell’amore ?

Denaro, di Charles Pèguy -2

La povertà : ecco un’altra argomentazione interessante di Pèguy. Prima dell’industrializzazione, la povertà era la condizione per così dire naturale in cui versava un uomo. Gli stenti non erano considerati una privazione perché, essendoci solo la necessità di mangiare pane e avere un posto in cui ripararsi, non si avvertiva la mancanza di comfort o di beni da esibire e di cui circondarsi. La povertà era una sorta di porto sicuro in cui tutti potevano vivere serenamente non avendo nulla da perdere e, soprattutto, non avendo la percezione di privarsi di qualcosa. Con il diktat della produzione in serie e meccanizzata, il surplus di beni da possedere è diventato un valore aggiunto per giudicare il talento di un uomo. Non avere proprietà in eccesso adesso, a differenza del passato, è un’onta che fa vivere con imbarazzo e astio la condizione di povero. La miseria assume dunque un connotato negativo, e ciò che un tempo bastava a vivere felici oggi non è più sufficiente.

Le riflessioni di Pèguy possono per certi versi adattarsi alla contemporaneità, anche quando il saggista francese si sofferma a parlare dell’educazione scolastica che, unitamente al lavoro e al modo di affrontarlo, si trasforma drasticamente . Se Charles Pèguy è diventato un grande scrittore, pensatore e saggista lo deve al preside della sua scuola elementare che, riconosciute le sue doti e soprattutto i suoi meriti in ambito scolastico, gli ha permesso di continuare gli studi e dunque di affinare i suoi pensieri.  Insegnare, trasmettere il sapere, al pari del lavoro in cantiere, era considerata una missione e un onore, e il docente non poteva che gioire quando il suo contributo era riuscito a formare un alunno brillante. Con la modernità si perde il riconoscimento del merito, e il professore che un tempo spingeva con passione gli studenti verso la conoscenza adesso è tristemente invidioso delle loro qualità.

Il cibo, il sapere, il relazionarsi con l’altro, la creazione di un oggetto, l’approccio al lavoro, il pane quotidiano: tutto finisce in secondo piano, sullo sfondo, mentre la dimensione economica impone il denaro come unico valore della società moderna, riducendo il lavoro a una mera prestazione priva della passione che l’uomo sentiva quando, con orgoglio, si recava in cantiere.

Pèguy è una figura complessa e controversa, nazionalista reazionario socialista è stato contrastato fortemente e a lungo quando, convertitosi al cristianesimo, si è visto di colpo voltare le spalle da chi lo aveva appoggiato fino ad allora. In virtù di questo, Denaro merita il suo posto ne La mala parte della Piano B edizioni,  la collana che raccoglie tutti gli scritti di quegli autori che hanno influenzato il cambiamento nella mentalità del proprio tempo e, di conseguenza, della società. La scrittura appassionata, dura e intransigente conferisce spessore e autorità al pensiero di quest’autore, scomodo e rivoluzionario per i suoi tempi.